L'uomo ha popolato la Murgia sin dai tempi preistorici, con stazionamenti risalenti al Paleolitico (Grotta dei pipistrelli) e all'epoca Neolitica (villaggio di Murgecchia, di Murgia Timone e di Trasanello). Numerose testimonianze di queste fasi si conservano presso il Museo Nazionale "Domenico Ridola" a Matera, mentre testimonianze del periodo greco (VIII-VII secolo a.C.) e romano (dal III a C.) affiorano più numerose sul versante di Montescaglioso.
Si suppone che nel corso di questi secoli il territorio murgico fosse dominio di pastori e mandriani che abitavano in piccoli villaggi ricavati dall’adattamento di piccole caverne naturali.
Difatti, il manto boscoso che ricopriva un tempo la Murgia, ben si prestava al pascolo di bovini e di ovini.
Saranno proprio le comunità dei pastori a lasciare successivamente un segno indelebile del rapporto tra uomo e natura. Casali, villaggi rupestri, tra cui S. Nicola all'Ofra, Cristo la Selva, Villaggio Saraceno ed altri, muniti di area sepolcrale e chiesa rupestre, conservano ancora intatti il fascino dell’insediamento in grotta. A queste strutture si affiancavano gli jazzi, ovili, realizzati tenendo presente le esigenze degli animali e caratteristici per i tipici muretti a secco, per la pendenza ed esposizione a sud. >>>
Videolezione n. 5 ''Il Mio Parco'': Rapporto tra Uomo e Territorio
a cura di Marco Serra, Guida del Parco della Murgia Materana.
Una produzione TRM Network e Ente Parco della Murgia Materana.